La crisi globale degli smartphone

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Le trimestrali di Apple, Lg e Samsung confermano il momento difficile dei telefonini.

Ma come si stanno muovendo i big?

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Come già successo in altri settori e per altri prodotti, dopo un forte aumento delle vendite nei primi anni oggi il settore degli smartphone comincia a tirare il fiato.

Dalle trimestrali di metà anno, Apple ha venduto iPhone per  26 miliardi di dollari, ovvero il -12% rispetto ai tre mesi precedenti.

Questo dato però deve essere letto correttamente. Apple da diverso tempo sta facendo un grande sforzo per affrancarsi dalla dipendenza del suo iPhone, e quindi la strategia perseguita è quella di offrire nuovi prodotti ma anche nuovi servizi. Questa strategia è confermata dai numeri. Per la prima volta dal 2012 il telefonino non rappresenta più la maggior parte dei ricavi di Apple. E questo dovrebbe rendere felici i possessori di azioni della “Grande Mela” per il futuro della Società.

Guardando verso l’Est del Mondo, trovbiamo che non va meglio per altri 2 colossi delle telefonia Samsung e LG.

Samsung ha chiuso la sua trimestrale con un calo dei profitti di oltre il 50%. In realtà in questo caso a pesare di più è la debolezza della domanda di semiconduttori, ma come previsto dai coreani il momento poco brillante degli smartphone non sta aiutando i i bilanci.

Le prossime mosse di Samsung sono legate al lancio di nuovi prodotti.

Il 7 agosto verrà presentato il Note 10 mentre il Galaxy Fold, il telefonino pieghevole atteso il 26 aprile negli Stati Uniti, arriverà a settembre dopo essere stato rimandato a causa dei noti difetti riscontrati.

Anche l’altro grande colosso coreano LG ha registrato un calo del 21,3% su base annua nel settore smartphone. Anche in questo caso lo sforzo di LG è orientato su altri settori. Per LG la crescita arriva dagli elettrodomestici in particolare dai prodotti legati all’entertainment (in particolare TV).

Chi nonostante tutto non se la passa male è Huawei.

Malgrado l’inserimento nella black list da parte del Governo americano e la conseguente guerra commerciale globale che si è scatenata tra Usa e Cina,il brand asiatico ha chiuso una trimestrale record continuando a vendere smartphone in tutto il mondo (+ 24%). Evidentemente i suoi prodotti sono validi, e mi riferisco in particolare per la parte fotografica implementata grazie all’aiuto di Leica.

Huawei nel secondo trimestre ha raggiunto una market share del 38,2%: in pratica, dei quasi 100 milioni di smartphone commercializzati in Cina da aprile a giugno, 2 su 5 sono a marchio Huawei. Sarà anche la risposta patriottica del popolo cinese al bando del presidente Usa Donald Trump, ma di questi tempi controllare il mercato cinese, che resta il più grande del mondo, può essere davvero l’antitodo migliore alla crisi.

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